La fibromialgia è una patologia reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, caratterizzata da dolore diffuso, affaticamento, disturbi del sonno e problemi d’umore.
Il termine “fibromialgia” unisce tre vocaboli diversi: il latino fibra, il greco (mus) e il greco algia (dolore): significa appunto dolore dei muscoli e delle strutture connettivali fibrose (legamenti e tendini).
La cause precise dell’insorgenza di questa sindrome cronica dolorosa sono poco note, ma è molto probabile che siano coinvolti diversi fattori genetici, biochimici, ambientali, neurochimici, ormonali, piscologici.
I sintomi solitamente iniziano a manifestarsi dopo un intervento chirurgico, un trauma fisico, un’infezione o un forte stress psicologico.
Tra i principali fattori di rischio abbiamo:
- Sesso femminile
- Età: picco tra i 40 e i 60 anni
- Familiarità: avere una o più persone affette da fibromialgia nella propria famiglia.
- Soffrire di una malattia reumatica
Fibromialgia: sintomi
Il sintomo predominante della fibromialgia è il dolore.
Generalmente si manifesta in tutto il corpo, sebbene possa iniziare in una sede localizzata (vertebre cervicali, vertebre dorsali o lombo-sacrali, torace anteriore) e successivamente diffondersi in altre sedi.
Tale dolore viene descritto come una sensazione di contrattura, rigidità e bruciore: esso può variare in relazione ai momenti della giornata, alle condizioni atmosferiche, ai ritmi del sonno, ai livelli di attività fisica e allo stress.
Un altro sintomo principale è l’astenia, ossia l’affaticamento costante noto anche come “stanchezza cronica”: si tratta di una sensazione di debolezza generale, con una riduzione della forza muscolare che ricorda quella avvertita in corso di influenza o di scarso riposo.
Gli altri sintomi della malattia sono:
- Aumento della tensione muscolare
- Rigidità articolare
- Nevralgie (tra cui la sciatica)
- Sindrome delle gambe senza riposo
- Perdita della memoria
- Disturbi del sonno e dell’umore
- Sindrome del colon irritabile
- Cefalee
- Dolore mestruale
Come si cura?
I pazienti affetti da fibromialgia necessitano di un lavoro multidisciplinare, che prevede sia un supporto sia medico-farmacologico, sia psicologico che fisioterapico.
La terapia farmacologica comprende anti-infiammatori non steroidei (tra cui il paracetamolo, l’acido acetilsalicilico o ibuprofene), antidepressivi, miorilassanti e sedativi che aiutano a migliorare la qualità del sonno.
Un regolare esercizio fisico moderato ed una fisioterapia mirata sono le chiavi per controllare la fibromialgia: attraverso mirati esercizi posturali e di stretching è possibile contrastare i sintomi dolorosi di questa patologia e fortificare il corpo migliorando l’elasticità dei muscoli e l’equilibrio della colonna vertebrale.
Anche il fitness cardiovascolare aerobico a basso impatto come camminare, nuotare o andare in biciletta aiuta a migliorare la sintomatologia.
Tra le terapie alternative abbiamo:
- Massaggi: la manipolazione professionale di muscoli e tessuti molli allevia il dolore, rilassa inevitabilmente il corpo e riduce l’ansia.
- Yoga: una pratica molto antica che si basa su movimenti lenti del corpo, associati a tecniche di rilassamento, respirazione e meditazione, utile soprattutto per il benessere piscologico.
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