Distorsione della caviglia: ecco cosa può fare un osteopata

La distorsione alla caviglia è uno degli infortuni muscolo-scheletrici più comuni e si verifica quando il piede, compiendo un movimento forzato, va a superare i limiti fisiologici della sua mobilità.

Tra i sintomi abbiamo dolore e gonfiore della zona interessata, presenza di edema, forte limitazione della mobilità articolare e instabilità.

Perché è così importante trattare una distorsione di caviglia? Cosa può fare un osteopata? Esiste un modo per prevenire questo infortunio? Scopriamolo insieme.

Distorsione alla caviglia: cosa fare immediatamente?

La prima cosa da fare in caso di distorsione alla caviglia è applicare il protocollo PRICE:

  • P= protezione. E’ importante immobilizzare la caviglia (magari con l’ausilio di tutori) per evitare ulteriori lesioni a carico della zona colpita.
  • R: riposo per le prime 48-72 ore dall’infortunio. Bisogna assolutamente evitare di esercitare pressione sulla caviglia.
  • I: ice-ghiaccio. Si consigliano impacchi di ghiaccio da applicare immediatamente poiché il freddo impedisce la formazione di ematomi. Tenere in posizione il ghiaccio sulla caviglia distorta per non più di 20 minuti consecutivi e per almeno 3/4 volte al giorno.
  • C: compressione: Fare uso di bende elastiche per comprimere la zona interessata e ridurre così il gonfiore. Assicuratevi che la fasciatura non sia troppo stretta e che la caviglia, dunque, mantenga una certa mobilità.
  • E: elevazione.  È opportuno tenere in alto la gamba (meglio se sopra l’altezza del cuore) per ridurre agevolare il ritorno venoso e contrastare così lo sviluppo di un edema infiammatorio.

Soltanto quando la situazione si stabilizza, è possibile rivolgersi ad un osteopata per una terapia manipolativa di supporto in grado di ripristinare la normale mobilità e limitare i rischi di ricadute e di cronicizzazione dei sintomi dolorosi.

Cosa può fare l’osteopata?

Il trattamento osteopatico serve non solo a garantire un recupero della mobilità articolare ma anche ad evitare recidive.

Se il dolore è intenso e la caviglia risulta particolarmente gonfia, il trattamento osteopatico non può essere applicato: bisogna attendere qualche giorno per far ridurre la sintomatologia prima di procedere.

Una volta che sono state escluse fratture ossee o lesioni gravi a carico dei legamenti, l’osteopata potrà prendere in carico il paziente.

Lo scopo principale del trattamento osteopatico è riposizionare le ossa del piede e allentare la tensione legamentosa: l’osteopata focalizza infatti la sua azione sulla mobilitazione di tibia perone e astragalo e sul rilascio dei tessuti molli e delle fasce muscolari della gamba.

Oltre alla riduzione del dolore e al recupero della funzionalità articolare, si ha un effetto positivo sull’assetto posturale e neuromuscolare, aumentando quindi le possibilità di un più rapido recupero.

L’osteopata attraverso una manipolazione diretta muove la caviglia al fine di restituirle un’ampiezza e una qualità di movimento migliore, verificando allo stesso tempo la condizione delle altre articolazioni coinvolte

Per quanto riguarda l’aspetto preventivo, è difficile prevedere un trauma del genere, ma è possibile adottare alcune misure per limitarne la probabilità:

  • Utilizzare calzature adeguate per l’attività praticata
  • Effettuare sempre il dovuto riscaldamento muscolare (in caso di attività sportiva) prima della sessione di allenamento
  • Prestare attenzione quando si cammina o si corre su terreni irregolari
  • Effettuare una corretta ginnastica preventiva

Se cerchi di curare una distorsione alla caviglia puoi richiedere una prima valutazione gratuita presso la Clinica dello Sport compilando questo modulo.

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