L’artrosi cervicale è un fenomeno piuttosto diffuso che provoca l’usura delle vertebre cervicali e dei dischi posti fra una vertebra e l’altra nella zona del collo.
Riconoscibile attraverso diversi sintomi – che andremo ad analizzare nei paragrafi seguenti – è un disagio che va affrontato scegliendo l’aiuto di un professionista competente.
L’età gioca un ruolo fondamentale nell’artrosi cervicale, che va peggiorando con l’avanzare degli anni (generando talvolta anche un calo della potenza dei muscoli, diminuzione della sensibilità e un progressiva difficoltà in determinati movimenti), ma è una patologia che può esistere anche nei più giovani.
Le cause possono essere posture quotidiane sbagliate nel tempo, attività fisica pesante con interessamento del tratto cervicale, traumi (colpo di frusta), oppure problematiche legate alla colonna vertebrale, come la scoliosi o la cifosi, o forme di artrite reumatoide.
Sintomi dell’artrosi cervicale
Non è difficile riconoscere l’artrosi cervicale, i cui sintomi più comuni sono scarsa mobilità del collo, giramenti di testa, nausea, cefalea e dolori agli arti. Tuttavia, i dolori possono essere distinti in tre diverse tipologie:
- Cervicalgia, in cui la parte interessata è principalmente il collo con evidenti limitazioni al movimento dello stesso. Una situazione che può ricordare il torcicollo.
- Problemi in zona cervico–brachiale, con interessamento delle spalle, delle braccia sino ad arrivare alla mano.
- Infiammazione nel primo tratto cervicale (cervico-cefalica), con problematiche di emicrania, sbandamenti e vista annebbiata.
Le prime tre vertebre della zona cervicale sono piuttosto attigue a grossi centri nervosi, su tutti il tronco dell’encefalo.
Proprio per questo l’infiammazione del primo tratto cervicale può provocare anche disturbi neurologici “indiretti” (che non evidenziano poi criticità all’interno del sistema nervoso): uno degli esempi più comuni è il disturbo alla vista, che si manifesta in fastidio alla luce o difficoltà nel mettere a fuoco.
Altri disturbi “indiretti” possono essere le vertigini, con conseguenti giramenti di testa e sbandamenti riscontrabili ad esempio nella fase del risveglio e la stanchezza negli arti inferiori, con particolare riferimento alle gambe.
Inoltre diversi studi hanno evidenziato il legame fra cefalee e problematiche in zona cervicale: esistono infatti situazioni ricorrenti in cui l’interessamento del tratto cervicale provoca emicranie. Nelle forme non gravi i sintomi scompaiono dopo circa sette giorni, in particolare quando all’origine c’è un trauma, grazie all’assunzione di farmaci antidolorifici o antinfiammatori.
Rimedi per artrosi cervicale
Se i problemi durano oltre i tre mesi, potremmo essere in presenza di forme croniche di artrosi cervicale.
In questi casi il primo passaggio è quello di sottoporsi ad esami come radiografia, TAC, risonanza magnetica o elettromiografia in grado di evidenziare in maniera circostanziata la problematica, e di esaminare i risultati con uno specialista in una visita ortopedica approfondita.
Contestualmente il paziente per alleviare i dolori può assumere antidolorifici, antinfiammatori, medicinali a base di cortisone che aiutino a far passare l’infiammazione: gli specialisti solitamente ne consigliano l’assunzione per circa quindici giorni, e la scelta dei farmaci è affidata esclusivamente ai medici.
Se il dolore persiste, però, diventa necessario l’intervento fisioterapico, perché, al contrario dei farmaci che hanno un’azione limitata, la fisioterapia ha come obiettivo la guarigione del paziente.
Potrebbe essere necessario inoltre sottoporsi a procedure come la tecarterapia, laserterapia, ipertermia, massoterapia che precedono terapie posturali, mentre in caso di dolori acuti è possibile che il medico prescriva anche trattamenti cortisonici attraverso iniezioni.
In caso di traumi (colpo di frusta) è utile utilizzare un collarino per immobilizzare il collo, che però non va portato per più di quindici giorni. Fra i rimedi alla cervicalgia c’è anche la crioterapia, con l’applicazione di ghiaccio sulla zona interessata: si sconsiglia di porre il ghiaccio direttamente sulla pelle.
Dopo questo trattamento, da effettuare durante le prime 72 ore coincidenti con l’eventuale trauma,si deve procedere con il calore attraverso docce calde che riscaldino il collo. Nei casi di forti compressione a livello spinale e nervoso si può ricorrere alla chirurgia.
Se l’infiammazione, invece, è di natura più lieve, insieme agli antidolorifici e all’ eventuale fisioterapia, si possono seguire piccole accortezze: porre attenzione alle posizioni assunte durante le ore di riposo notturno, utilizzare appositi cuscini cervicali per far diminuire i dolori, limitare i comportamenti quotidiani errati che portano ad affaticamento della zona cervicale.
Esercizi per artrosi cervicale
Spesso dietro all’ infiammazione del tratto cervicale si nascondono contratture muscolari. Per alleviare i dolori, soprattutto in presenza di forme croniche, si possono effettuare esercizi quotidiani che vanno svolti lentamente e con il corpo rilassato. È comunque consigliabile la supervisione di un Fisioterapista specializzato che possa correggere eventuali errori nell’ esecuzione.
Ecco qualche esempio:
- In posizione seduta o in piedi piegare il collo in maniera lenta da entrambi i lati.
- Da seduti o in piedi inclinare ai lati il collo e contemporaneamente tirare verso il basso il polso del braccio opposto.
- In piedi flettere di lato il collo spingendo con la mano la testa verso il lato in cui è piegato il collo, il braccio inutilizzato portarlo a 90 gradi dietro la schiena.
- Da seduti o in piedi rotate il collo. Ripetete l’esercizio anche nel senso contrario rispetto alla prima rotazione.