La lombalgia nota anche come “mal di schiena” è un disturbo piuttosto comune e debilitante che interessa la regione lombare della colonna vertebrale.
In particolare, il segmento più colpito dal dolore è quello compreso tra l’ultima vertebra lombare (L5) e il margine superiore dell’osso sacro (S1): si tratta della zona più incline al dolore perché oltre ad essere la più mobile, è su di essa che si concentra la maggior parte del corpo e dei carichi.
Tra le principali cause troviamo postura scorretta, sollecitazioni frequenti, lavori fisicamente impegnativi, traumi durante l’attività sportiva, ecc.
Per ridurre il dolore e recuperare il movimento in tempi rapidi, la soluzione ideale è l’integrazione tra farmaci e corretta fisioterapia, con ricorso sia a sedute di manipolazione che a terapie strumentali.
Ma quali sono i migliori trattamenti strumentali per il trattamento della lombalgia?
Scopriamolo insieme.
Lombalgia: l’intervento della tecarterapia
La tecarterapia si basa sul “principio fisico” del condensatore, generando calore all’interno della regione anatomica da trattare.
L’energia erogata dal manipolo raggiunge i tessuti interessati riscaldandoli dall’interno: il calore prodotto dal corpo innesca una serie di azioni benefiche che non solo vantano un effetto antidolorifico ma stimolano anche la riparazione tissutale.
In base all’origine del disturbo da curare e stato infiammatorio, il fisioterapista può scegliere l’elettrodo capacitivo o resistivo.
Qual è la differenza?
La tecarerapia in modalità capacitiva serve per curare i tessuti molli: cute, muscolatura superficiale, vasi sanguigni e linfatici.
La modalità resistiva invece si focalizza su tendini, legamenti, articolazioni, cartilagine e le strutture muscolari più profonde.
Si inizia sempre con il trattamento capacitivo per poter rilassare e drenare i muscoli contratti e rigidi per poi procedere al trattamento resistivo che consente di agire sull’infiammazione profonda.
I benefici della tecarterpia per il dolore lombare sono:
- Riduzione progressiva del dolore avvertito (azione analgesica immediata sulle terminazioni nervose)
- Guarigione del tessuto biologico in modo naturale
- Recupero funzionale in tempi rapidi e con risultati duraturi nel tempo.
Lombalgia: come può aiutare la laserterapia
La laserterapia è un trattamento riabilitativo antinfiammatorio che sfrutta le radiazioni luminose (con una specifica lunghezza d’onda) per la cura di tanti disturbi e patologie, tra cui il dolore lombare
Grazie ai suoi effetti analgesico e decontratturante riesce a ridurre in maniera significativa la sintomatologia dolorosa e migliorare la funzionalità del rachide.
Il fascio di luce del laser penetra nei tessuti della regione lombare fino ad una certa profondità dove innesca una serie di processi benefici per l’organismo:
- Riduce l’infiammazione e il dolore
- Aumenta la circolazione locale e periferica
- Effetto drenante per assorbire maggiormente i liquidi interstiziali
In entrambi i casi parliamo di un trattamento non invasivo e indolore.
Va ricordato che sebbene non abbiano effetti collaterali gravi sono controindicate in stato di gravidanza, nei casi di epilessia o in caso di presenza di neoplasie maligne (sospette o conclamate).
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