L’articolazione della spalla, essendo un’enartrosi, è caratterizzata da un’ampia capacità di movimento sui tre piani dello spazio.
Per essere precisi questa articolazione comprende ben cinque articolazioni tra quattro elementi ossei differenti (scapola, clavicola, sterno e testa omerale), che si muovono in perfetta sinergia tra loro.
Proprio per questo motivo è una articolazioni più complesse del corpo umano e per questo anche più soggetta ad infortuni e dolore.
Se hai subito un intervento alla spalla oppure hai avuto una lussazione potrebbe rendersi necessario seguire un percorso di riabilitazione specifico.
Riabilitazione alla spalla lussata
La lussazione è la perdita totale del rapporto tra due o più capi articolari.
In riferimento alla spalla, la lussazione riguarda l’articolazione gleonomerale ossia tra omero e cavità glenoidea della scapola.
Le lussazioni della spalla si manifestano quasi sempre anteriormente, ossia con la testa omerale che fuoriesce davanti poiché è la regione più vulnerabile essendo protetta soltanto da tre piccoli legamenti.
La riabilitazione alla spalla lussata mira a rendere le strutture dell’articolazione (in modo particolare i tendini della cuffia dei rotatori) più forti e stabili.
Si tratta di un processo che richiede dai 3 ai 6 mesi di tempo (a seconda dei casi) e va strutturato considerando l’origine del trauma e le caratteristiche del paziente.
In una prima fase si tratta l’articolazione con tecniche di terapia manuale per il recupero della corretta biomeccanica articolare.
Dopodiché si passa al recupero del tono muscolare e del controllo motorio di tutto l’arto superiore attraverso esercizi specifici per la stabilizzazione della spalla che vedono coinvolti principalmente i muscoli scapolari e quelli della cuffia dei rotatori.
Gli esercizi avvengono a corpo libero nelle prime sedute, in modo da far memorizzare al paziente il corretto schema di movimento, per poi inserire gradualmente delle piccole resistenze come gli elastici e i pesi.
Riabilitazione spalla dopo intervento
Esistono due categorie di interventi chirurgici per la riparazione dei tendini della cuffia dei rotatori: la metodica aperta che richiede un’incisione di circa 6-8 cm sulla spalla e la metodica artroscopica, che sfruttando un sofisticato sistema con telecamera collegata ad uno schermo mediante fibre ottica, risulta senza dubbio meno invasiva (piccole incisioni da 0,5-1 cm).
In entrambi casi è fondamentale per il recupero del movimento e della forza muscolare affidarsi alla riabilitazione fisioterapica.
Nelle prime tre settimane dopo l’intervento chirurgico si eseguono esercizi di moderata mobilizzazione della spalla, esclusivamente passiva.
Soltanto in seguito a questa fase si passa ad esercizi di mobilitazione attiva della spalla e al recupero della coordinazione.
Gli obiettivi principali della rieducazione post-chirurgica della spalla sono:
- Controllo del dolore
- Recupero articolarità: parliamo della possibilità dell’arto di muoversi liberamente nello spazio
- Rieducazione propriocettiva: per migliorare la capacità di controllo della postura e del movimento che solitamente viene meno dopo un periodo di immobilità.
Costo seduta fisioterapia spalla
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