Hai deciso di consultare un osteopata ma prima del tuo primo appuntamento vuoi chiarirti alcuni dubbi sul mondo dell’osteopatia? Ti trovi esattamente nel posto giusto.
Cos’è l’osteopatia? Quali sono le caratteristiche che rendono bravo un osteopata? Scopriamolo insieme.
Cos’è l’osteopatia?
L’osteopatia è una terapia basata su tecniche manuali non invasive per la valutazione, la diagnosi e il trattamento di un disturbo/patologia.
Si tratta di una terapia manuale, che non prevede alcun approccio farmacologico o strumentale, focalizzata esclusivamente sul benessere della persona più che sulla malattia stessa: lo scopo dell’osteopata è indagare sulla causa scatenante più che intervenire sul dolore, in modo da ripristinare l’armonia del corpo umano.
A differenza del fisioterapista, che utilizza anche diversi macchinari per curare la sintomatologia locale, l’osteopata utilizza come unico mezzo terapeutico “le manipolazioni”, ossia una serie di tecniche manuali volte ad aiutare il paziente a ritrovare la salute.
Possono rivolgersi all’osteopata pazienti di tutte le fasce d’età per disturbi riguardanti diversi distretti corporei tra cui:
- Sistema scheletrico: per curare lombosciatalgie, ernie e protrusioni del disco intervertebrale, scoliosi, epicondiliti, sindrome del tunnel carpale ecc
- Sistema muscolare: per allentare tensioni e risolvere contratture, stiramenti o strappi muscolari
- Sistema nervoso: per trattare emicranie, nevralgie, disturbi del sonno, ecc
- Sistema digerente: per le problematiche legate a stomaco ed intestino come ad esempio la sindrome del colon irritabile
Ci teniamo a precisare che l’osteopata non sostituisce in alcun modo le terapie farmacologiche prescritte dal medico curante: questo specialista collabora e interagisce con tutte le figure professionali sanitarie con lo scopo di garantire al paziente un percorso terapeutico in totale sicurezza e professionalità.
Come riconoscere un bravo osteopata: quattro caratteristiche fondamentali
Non sai come riconoscere un bravo osteopata?
Eccoti quattro punti importanti da analizzare:
- Titolo di studio: devi sapere che per diventare osteopata è necessario intraprendere un percorso formativo in cui è previsto lo studio di scienze mediche di base come anatomia, patologia, fisiologia, istologia, neurologia oltre alle materie prettamente osteopatiche. La formazione in Italia non è di carattere universitario, ma privato: esistono diverse scuole di osteopatia sul territorio che organizzano corsi di osteopatia. Attualmente la pratica risulta essere abilitante solo qualora l’osteopata sia già in possesso di un precedente titolo sanitario abilitate (medico chirurgo, odontoiatra o fisioterapista) sebbene le cose siano destinate a cambiare
- Tempo dedicato: un buon osteopata ti dedicherà tutto il tempo necessario senza guardare l’orologio o terminare il trattamento quando il tempo per lui è scaduto. Diffidate da coloro che hanno un tempo prefissato per ciascuna seduta (spesso lavorando in time-sharing con altri pazienti) in quanto ogni quadro clinico è differente dall’altro.
- Capacità di ascolto e di comunicazione: altra caratteristica del buon osteopata è saper ascoltare. Ascoltare un paziente vuol dire prestare attenzione a tutte le sue esigenze e mostrare interesse a tutte le sue domande. Riuscire a comunicare con il paziente è importante per costruire una relazione terapeutica di fiducia.
- Valori umani: cortesia, disponibilità, presenza, puntualità ed empatia sono caratteristiche fondamentali per qualsiasi professione sanitaria. L’osteopata deve dimostrare di avere a cuore la persona oltre al paziente, instaurando un rapporto alla pari. Il paziente deve sentirsi rilassato e a proprio agio durante il trattamento osteopatico: è importante dunque che ti trasmetta la sensazione di essere in buone mani senza avvertire alcun disagio.
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