La cisti di Baker è una formazione a forma di sacca, contenente liquido, che si forma cavità poplitea (zona posteriore del ginocchio).
Ad occhio nudo si presenta come una struttura rotondeggiante simile ad una noce (dimensioni da pochi millimetri a qualche centimetro) e dura al tatto e a seconda dei casi può risultare asintomatica oppure determinare dolore, tumefazione e limitazione del normale movimento.
Il dolore può diventare particolarmente intenso in caso di rottura della cisti, come conseguenza della diffusione dell’infiammazione nei tessuti circostanti.
Ma quali sono le cause? In che modo è possibile curarla? Quali sono i tempi di guarigione?
Scopriamolo insieme.
Cisti di Baker: le cause
In base alle cause, è possibile distinguere due differenti tipologie di cisti di Baker:
- Primaria: è tipica dell’età giovanile ed è riconducibile ad un accumulo anomalo di liquido sinoviale che causa gonfiore, in seguito a traumi, infortuni o sovraccarico meccanico dell’articolazione.
- Secondaria: è tipica invece dell’età adulta ed è correlata ad alcune patologie, come lesioni meniscali, lesione del crociato anteriore, artrite reumatoide, osteoartriti, gotta, ecc
Cisti di Baker: rimedi
Nelle forme lievi (con area di rigonfiamento minima e dolore tollerabile) l’approccio è conservativo: riabilitazione fisioterapica associata all’assunzione di FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei), all’utilizzo di calze terapeutiche a compressione graduata ed eventuali impacchi di ghiaccio.
Nei casi più gravi (rottura della cisti con riversamento del fluido) è necessario il riposo associato all’elevazione dell’arto colpito e ad iniezione di corticosteroidi nella cavità occupata dalla cisti (per ridurre l’infiammazione presente); solo in presenza di complicanze potrebbe risultare necessario un intervento chirurgico di asportazione della lesione
La fisioterapia e i tempi di guarigione
La fisioterapia si rivela estremamente utile nel trattamento della cisti di Baker e i protocolli prevedono generalmente terapie strumentali e manuali volte a drenare e migliorare lo stato infiammatorio della zona dolente in circa sei settimane.
Il paziente affetto da Cisti di Baker infatti avverte una sensazione di rigidità muscolare e articolare a carico del ginocchio colpito che può essere alleviata soltanto con la fisioterapia.
Tale percorso prevede:
- Terapia manuale: massaggi per migliorare l’elasticità dei tessuti e mobilizzazioni attive e passive guidate dal fisioterapista per ridurre la rigidità presente.
- Terapia fisica: tecniche come laserterapia, ultrasuoni e tecarterapia utili per velocizzare il processo di guarigione e il recupero del movimento
- Esercizi funzionali: esercizi di rinforzo mirati a ristabilire la tonicità e la forza nella muscolatura insieme , esercizi propriocettivi per poter ripristinare equilibrio e stabilità dell’articolazione ed esercizi di stretching utili per rendere meno contratti e più flessibili i muscoli ( se questi ultimi risultano meno contratto si andranno a ridurre le forza di compressione che caricano il ginocchio).
Con una buona riabilitazione fisioterapica è possibile creare le condizioni favorevoli per:
- Ridurre la sintomatologia dolorosa
- Far ridurre il volume delle cisti
- Prevenire eventuali recidive
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