Ecco cosa fare se l’antinfiammatorio per i dolori alla cervicale non funziona

La cervicalgia (dolore cervicale) è un disturbo muscolo-scheletrico abbastanza comune caratterizzato da dolore intenso in corrispondenza del tratto cervicale della colonna vertebrale, che in molti casi tende ad irradiarsi alle spalle e alle braccia.

Tra i sintomi più comuni abbiamo, oltre al dolore, irrigidimento, formicolio e deficit di forza a cui possono associarsi nausea, vomito, emicrania, perdita di equilibrio e disturbi del sonno.

Ma quali sono le cause? Cosa bisogna fare se l’antinfiammatorio non riesce a ridurre il dolore alla cervicale? Scopriamolo insieme.

Dolori alla cervicale: le cause

Devi sapere che è possibile distinguere due tipi diversi di cervicalgia: una forma acuta e una forma cronica che riconoscono cause e modalità patogenetiche diverse.

La primaè di naturale muscolare e può derivare da fattori quali postura non corretta, brusca flesso-estensione dei muscoli del collo (colpo di frusta), stress, ansia o vita sedentaria.

La cervicalgia cronica invece è di carattere vertebrale e deriva da problematiche della colonna vertebrale o disturbi come la spondilosi cervicale, un’ernia cervicale, la degenerazione artrosica, ecc.

Se l’assunzione di antinfiammatori non riesce a risolvere la sintomatologia è opportuno ricorrere ai trattamenti fisioterapici: ma quali sono i più efficaci?

Tecarterapia e dolori alla cervicale

La tecarterapia cervicale è uno dei rimedi più utilizzati per ridurre i dolori alla cervicale: migliora l’ossigenazione e la perfusione sanguigna di muscoli e articolazioni del collo donando una sensazione immediata di benessere.

Si tratta di una terapia fisica strumentale appartenente alla classe delle termoterapie particolarmente efficace e priva di controindicazioni.

La tecarterapia accelera i processi riparativi e di guarigione, riducendo notevolmente i tempi di recupero: il calore erogato stimola la guarigione dei tessuti in modo del tutto naturale.

Laserterapia e cervicalgia

La laserterapia cervicale sfrutta invece i raggi laser e l’energia da essi generata per migliorare la mobilità del collo.

Si tratta di un trattamento non invasivo e indolore che grazie all’effetto fototermico induce una vasodilatazione reattiva (che determina un maggior afflusso di ossigeno e fattori riparativi) riducendo il dolore avvertito a carico delle terminazioni nervose e lo spasmo della muscolatura contratta.

Il meccanismo di azione della laserterapia ha come obiettivo principale la stimolazione cellulare per portare alla normalizzazione le aree interessate dal processo patologico.

Osteopatia e cervicalgia

L’approccio osteopatico è basato su manipolazioni non invasive senza alcun approccio strumentale: l’osteopatia non si focalizza semplicemente sul dolore avvertito ma indaga sulla causa scatenante per ripristinare l’armonia totale del corpo.

In caso di cervicalgia, dunque, lo specialista esamina e tratta, oltre al rachide cervicale, anche altre aree del corpo ad esso correlate come ad esempio cranio, bocca, bacino e organi interni per poter escludere patologie specifiche come deficit neurologici, neoplasie, ecc.

Le diverse manipolazioni hanno come obiettivo il ripristino di una buona mobilità articolare e il miglioramento dell’assetto posturale della regione trattata.

Se soffri di cervicalgia e desideri ricevere una prima consulenza gratuita presso la Clinica dello Sport compila questo modulo oppure vienici a trovare presso:

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