Crioterapia: curare la pelle e non solo

Il termine “crioterapia” deriva dal greco antico e significa “cura con il freddo”: si tratta infatti di un trattamento curativo che sfrutta l’azione localizzata del freddo per migliore condizioni mediche ed estetiche.

Le potenzialità terapeutiche del freddo erano ben note già dai tempi antichi quando utilizzare ghiaccio e acqua fredda su ferite e traumi era considerata una pratica davvero efficace.

Negli ultimi decenni numerosi studi di medici e specialisti hanno constatato gli effettivi benefici della crioterapia sul corpo e su specifiche patologie, trasformandola in una tecnica molto apprezzata nel campo della dermatologia e non solo.

Come funziona la crioterapia?

La crioterapia sfrutta gli effetti benefici del freddo attraverso l’utilizzo di azoto liquido, un gas inodore e versatile in grado di raggiungere temperature molto basse: lo scopo è quello di abbassare quanto più possibile la temperatura corporea al fine di stimolare la vasodilatazione o (nel caso di patologie cutanee) di congelare e bruciare il tessuto.

Esistono diverse tecniche crioterapiche:

  • A spruzzo: prevede l’utilizzo di azoto liquido contenuto in una bomboletta spray; indicata per il trattamento di verruche, nei e punti neri.
  • A bastoncino: si utilizza un bastoncino di legno con un batuffolo di cotone con azoto liquido che viene posto a contatto con la lesione.
  • A sonda: prevede l’impiego di particolari sonde con estremità impregnate di azoto liquido.

Tra i benefici della crioterapia abbiamo:

  • Rigenerazione tessuti
  • Azione antiemorragica
  • Azione antinfiammatoria
  • Miglioramento della circolazione sanguigna
  • Riduzione dolore e gonfiore in seguito a traumi e contusioni
  • Stimola il metabolismo
  • Rilassamento muscoli contratti

Crioterapia in dermatologia

La crioterapia è molto utilizzata in ambito dermatologico: l’azoto liquido quando viene applicato sulla lesione determina una sorta di ustione da freddo, che induce la morte cellulare per shock termico. Da qui parte il processo rigenerativo cellulare.

Tra i principali disturbi dermatologici trattati con la crioterapia abbiamo:

  • Cicatrici
  • Cheratosi
  • Verruche
  • Couperose
  • Acne
  • Lentiggini
  • Angiomi
  • Fibromi penduli
  • Emorroidi

Le altre applicazioni della crioterapia

Dovete sapere che la crioterapia non è usata soltanto per curare la pelle.

Essa è usata anche per curare:

  • Infortuni in ambito sportivo: garantisce sollievo e il riassorbimento veloce di infortuni muscolari frequenti nell’attività agonistica (distorsioni, stiramenti, tendinite, spasmi muscolari, ecc).
  • Sovrappeso: la criolipolisi (evoluzione della tecnica di liposuzione) riduce gli accumuli adiposi e la ritenzione idrica (e di conseguenza la cellulite) e migliora la tonicità della pelle
  • Stress e depressione: il freddo riduce la produzione di cortisolo liberando le endorfine ossia i neurotrasmettitori che garantiscono una sensazione di benessere. Tutto ciò si traduce con riduzione dello stress, miglioramento dell’umore e del sonno.
  • Malattie croniche e neurodegenerative: negli ultimi anni questa “cura con il freddo” viene spesso utilizzata per alleviare il dolore di pazienti malati di fibromialgia, sclerosi multipla e Parkinson considerato il suo effetto analgesico.

La durata dei trattamenti di crioterapia dipende dall’obiettivo che si desidera raggiungere e ovviamente dall’entità del disturbo che si vuole curare o dell’inestetismo che si intende eliminare.

Bisogna rivolgersi a strutture con personale altamente specializzato e strumentazioni tecnologicamente avanzate come ad esempio la Clinica dello Sport, per assicurarsi i risultati migliori.

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