Sonno disturbato? Potrebbe essere la cervicale infiammata

Vi capita spesso di avere un sonno disturbato e di svegliarvi al mattino con torcicollo e mal di testa?

Questo articolo fa proprio al caso vostro.

Di seguito vi spiegheremo cosa può determinare un sonno disturbato e alcune strategie per trovare un rapido sollievo e un riposo ristoratore.

Tra le diverse cause di un sonno disturbato abbiamo la cervicale infiammata, nota anche come cervicalgia: si tratta di un disturbo piuttosto comune che determina rigidità e dolore a livello del tratto cervicale della colonna vertebrale.

Nei casi più gravi la sensazione dolorosa si irradia anche alle spalle e alle braccia, provocando forti mal di testa, vertigini e disturbi nel riposo.

Dal momento che la zona cervicale è la parte più mobile della nostra colonna, è anche la più soggetta a manifestare dolore durante il riposo e al risveglio. Vediamo insieme cosa accade.

Come si sviluppa la cervicale durante il sonno

Ecco le principali motivazioni per cui ci si sveglia con il collo rigido e dolorante:

Dormire in una posizione scorretta: se la testa o il collo restano appoggiata in una posizione scomoda per molto tempo durante il sonno, può accadere che i muscoli, i legamenti e le articolazioni vengano sollecitati in maniera scorretta provocando dolore e irrigidimento al risveglio.

Movimenti bruschi: se durante il sonno ci si muove improvvisamente, la muscolatura del collo può stirarsi causando dolore al tratto cervicale.

Bruxismo: digrignare di notte comporta anche una sollecitazione delle gengive e della muscolatura masticatoria. Un affaticamento del genere si può protrarre persino ai muscoli del collo e delle spalle, dando origine a dolori al collo al risveglio.

Come dormire per ridurre l’infiammazione

Per ridurre questa fastidiosa sensazione di dolore cervicale che disturba il sonno e condiziona negativamente il vostro risveglio è possibile adottare una serie di accorgimenti:

Posizione: la posizione consigliata è quella supina o quella di lato con un cuscino basso.  La posizione prona è sconsigliata poiché in questo caso la testa resta ruotata per diverse ore, generando una tensione muscolare eccessiva.

Cuscino: quest’ultimo deve sostenere il collo senza essere troppo morbido e accompagnare la naturale curvatura del collo senza forzarne la rigidità. Non esiste una singola altezza del cuscino che funzioni per tutti, ma potete verificare se un cuscino è adatto a voi appoggiandovi la testa e chiedendo a qualcuno di fare una foto alla vostra curva del collo (la curva deve idealmente somigliare a quella che si ha in piedi con una buona postura).

Posizione cuscino: dovete ricordare che non deve essere appoggiata sul cuscino soltanto la testa, bensì la testa ed il collo, fino a livello delle spalle. Infatti se si posiziona la nuca come unico contatto, i muscoli profondi del collo a livello della parte cervicale alta, si ritrovano in tensione.

Non utilizzare il cellulare a letto: controllare il proprio smartphone prima di addormentarsi è una cattiva abitudine molto comune. L’utilizzo del telefono non soltanto determina dolore cervicale ma inibisce anche il rilascio di melatonina, inibendo il sonno.

Fare qualche esercizio di stretching: eseguire qualche esercizio di stretching prima di addormentarsi, rilassa i muscoli contratti e allevia la tensione favorendo il sonno.