Il sovraccarico muscolare non è solo una conseguenza dell’allenamento “troppo intenso”.
Costituisce un problema nel bilanciamento tra stimolo e capacità di adattarsi del muscolo.
Quando il tessuto muscolare riceve più sollecitazioni di quante riesca a gestire, il suo sistema di autoriparazione non tiene il passo.
Il risultato non è potenziamento, ma usura funzionale.
Il sovraccarico muscolare dunque è una condizione infiammatoria causata da una richiesta eccessiva imposta al muscolo, senza i tempi fisiologici di recupero.
Non è una malattia, ma può diventarlo se ignorata.
A livello istologico, si osservano microlesioni nelle fibre contrattili, aumenti del tono basale e alterazioni del metabolismo cellulare locale.
Spesso chi si allena associa ogni dolore muscolare a un “normale affaticamento”.
Ma è una semplificazione sbagliata.
L’affaticamento muscolare è una risposta fisiologica transitoria: segnala che il muscolo ha lavorato, ma è in recupero.
Il sovraccarico, invece, è persistente, asimmetrico e tende a peggiorare con il tempo.
Sintomi del Sovraccarico Muscolare
Il corpo non lancia mai segnali a caso.
Quando si verifica un sovraccarico muscolare, i sintomi non arrivano tutti insieme, ma si manifestano in modo graduale e spesso subdolo.
Capire in tempo che il nostro corpo è affaticato permette d’ intervenire prima che il problema si cronicizzi o sfoci in una lesione vera e propria.
Dolore persistente e localizzato
Il primo campanello d’allarme è il dolore muscolare che non passa, soprattutto se non simmetrico e non legato a uno sforzo recente.
A differenza del classico indolenzimento post-allenamento (DOMS), che appare dopo 24-48 ore e tende a sparire da solo, il dolore da sovraccarico:
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Si concentra su un’area precisa
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Si ripresenta anche a riposo o durante movimenti leggeri
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Aumenta con l’uso ripetuto del muscolo coinvolto
È un dolore che “abita” il muscolo, non lo visita soltanto.
Perdita progressiva di forza
Il muscolo sovraccaricato non risponde più in modo efficiente.
Non si tratta di semplice stanchezza: l’atleta percepisce una sensazione di svuotamento, una perdita di tono che non si recupera nemmeno dopo un buon sonno o un giorno di stop.
Questo calo può essere particolarmente evidente in movimenti specifici, come un sollevamento che prima era abituale e ora diventa faticoso o instabile.
Rigidità muscolare e gonfiore leggero
Un altro sintomo tipico è la comparsa di una rigidità anomala, spesso accompagnata da una sensazione di gonfiore interno.
Non sempre si tratta di infiammazione visibile: molti atleti riferiscono una percezione di “blocco” o “tensione fissa” che rende i movimenti meno fluidi, anche dopo il riscaldamento.
Il muscolo sembra duro, ma non forte: è come se fosse contratto senza un motivo chiaro.
I segnali da non ignorare
Molti sportivi, soprattutto amatoriali, tendono a sottovalutare i sintomi iniziali o ad attribuirli alla semplice fatica.
Alcuni segnali, invece, meritano attenzione immediata:
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Dolore che peggiora con il movimento anziché migliorare
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Formicolii o sensazione di instabilità muscolare
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Comparsa di dolore in fase di riposo notturno
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Difficoltà a completare movimenti abituali senza compensi
In presenza di questi indicatori, continuare ad allenarsi può trasformare un semplice sovraccarico in una lesione muscolare più seria, come stiramenti o tendinopatie.






